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Storie che fanno la Storia

Cara viaggiatrice e Caro viaggiatore,

oggi ti racconteremo di un luogo con un fascino particolare per noi dei Viaggi della Memoria: Il Piccolo Museo del Diario di Pieve Santo Stefano, da qualche tempo meta dei nostri tour.
Un luogo affascinante per le numerose storie che custodisce.

Perchè dedicare la nostra newsletter alla Città del Diario?
Perchè amiamo portarvi in luoghi particolari, ricchi di suggestioni e di spunti inediti;
perché il lavoro svolto dalla Fondazione Archivio Diaristico Nazionale è indispensabile e lo sarà sempre più negli anni a venire; perché in questo museo è riassunta la nostra filosofia di viaggio.

Ogni anno dal 1984 il piccolo centro riceve e raccoglie centinaia di diari ed epistolari da tutta Italia, e li accoglie tutti, senza giudizi o pregiudizi. Ogni memoria viene letta, schedata e digitalizzata e rimane a disposizione per studi, ricerche, sceneggiature. A disposizione di tutti.
Potremmo così, potenzialmente, conoscere punti di vista molto lontani fra loro su ogni evento, in ogni epoca, su ogni luogo di questo Paese: punti di vista femminili, maschili, di giovani, anziani, di persone colte o appena alfabetizzate.

“La storia di una terra tutta concentrata in queste stanze”, custodita in centinaia di cassetti, a portata di mano voltando pagine e ascoltando chi quotidianamente accoglie i visitatori.

Si chiama Piccolo, il museo del diario- leggiamo nella loro presentazione. Non solo perché piccolo lo è davvero, un breve percorso in quattro spazi, quaranta mentri lineari che se percorsi senza soste, si fanno in meno di venti secondi. Si chiama piccolo per quel sapore di intimo e raccolto che contiene questo termine. Eppure nei suoi spazi ridotti, recuperati con caparbietà in un palazzo antico che con altrettanta caparbietà è scampato alla distruzione delle mine tedesche nell’agosto del 1944, i mondi che si aprono ai visitatori sono grandi”.

E a noi dei Viaggi della Memoria piace questa accoglienza, piace questo luogo che mette al centro la persona e il suo vissuto senza giudizio ma con sincera empatia, dedicando due stanze a due opere uniche per potenza narrativa: quella di Vincenzo Rabito, ragusano autodidatta e quella di Clelia Marchi, contadina mantovana che una notte, finita la carta ma con tante parole da sfogare per la perdita dell’amato Anteo, prese il lenzuolo più bello del suo corredo matrimoniale e iniziò a usarlo come fosse una pagina. Il lenzuolo oggi è il simbolo di tutto ciò che è e che vuole essere Il Piccolo Museo nato dall’idea del giornalista e scrittore Saverio Tutino.

Questo stesso approccio umano e accurato, comunque scientifico, è quello che tentiamo di portare nei nostri viaggi, nelle nostre visite guidate; è l’attenzione alle storie piccole, alle persone comuni ciò che contraddistungue il nostro andare sui luoghi, la scelta dei luoghi stessi.

Il punto però è che di luoghi si può parlare ma per capirli davvero ci si deve andare, ecco perché abbiamo dato vita ai tour dei Viaggi della Memoria e perché abbiamo inaugurato con questo piccolo assaggio di un luogo speciale la nostra newsletter “storica”, che non vuole essere un saggio o un articolo, quanto una suggestione per portarti un poco nel nostro mondo di storie che fanno la Storia.

Visita il sito : www.piccolomuseodeldiario.it

Foto di Luigi Burroni Piccolo Museo del Diario

Foto di Luigi Burroni Piccolo Museo del Diario

Foto di Luigi Burroni Piccolo Museo del Diario

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