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Viaggi della Memoria / Campo di concentramento di Ravensbrück

Viaggio della Memoria al Campo di concentramento di Ravensbrück

Il più temuto campo di concentramento femminile del terzo Reich che ha visto l’internamento, lo sfruttamento e la morte di migliaia di donne provenienti da tutta l’Europa occupata da oltre quaranta differenti nazionalità.

Il campo fu fatto costruire alle stesse prigioniere nel 1939 e fino al 1945 della liberazione vide al suo interno la registrazione di oltre 140.000 donne, uomini e bambini. Le prime prigioniere furono soprattutto prigioniere politiche: comuniste, socialdemocratiche e testimoni di Jeova tedesche. Solo in un secondo momento seguirono donne da altri paesi. Dal campo dipendevano altri 14 sottocampi, uno anche maschile. Il personale di sorveglianza di Ravensbrück era formato da speciali reparti femminili delle SS. Per contro si diede vita fra le deportate ad un movimento di solidarietà e resistenza per aiutare le più indifese fra loro e i bambini, sabotare la produzione.

L’attività principale dei prigionieri era nella produzione industriale (cucito e tessitura, materiale bellico) di fabbriche contigue o addirittura interne al recinto, quando non servivano come cavie da laboratorio. A Ravensbrück, alla fine del 1944, fu installata una camera a gas.

Il campo fu liberato dall’Armata Rossa il 30 aprile 1945.

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Memoriale, Ravensbruck Foto Ho visto nina volare CC BY-SA 2.0

Monumento, Ravensbuck Foto Ho visto nina volare CC BY-SA 2.0

Pietre del ricordo, Ravensbruck Foto Ho visto nina volare CC BY-SA 2.0