Viaggio della Memoria in Francia e Belgio
L’invasione tedesca del Belgio durante la Prima guerra mondiale ebbe inizio il 4 agosto 1914 e, dopo una lunga resistenza delle fortificazioni belghe, l’esercito germanico riuscì ad entrare a Bruxelles il 20 agosto. Da questo momento in poi ebbe inizio la “Battaglia delle Frontiere” contro l’esercito francese in avvicinamento da sud.
E’ in Vallonia che cade il primo morto della Prima guerra mondiale ed è in Vallonia che ha inizio il grande massacro con l’uccisione di 5.500 civili, distruzioni sistematiche, stupri e saccheggi.
Nell’agosto 1914 si svolgono le grandi battaglie di movimento: si combatte dappertutto e simultaneamente attorno ai forti di Liegi, Dinant, Namur, Charleroi e Mons.
L’invasione del Belgio fu caratterizzata dalla grande durezza del comportamento delle truppe tedesche che, esasperate dall’inatteso ostacolo e sollecitate a velocizzare al massimo l’avanzata, ricorsero anche a metodi brutali di rappresaglia e repressione per intimidire il nemico e la popolazione e paralizzarne la resistenza.
Il 24 agosto la battaglia delle Frontiere era definitivamente perduta per i franco-britannici ma, nonostante le sconfitte e i propositi iniziali di ripiegare verso le coste della Manica, l’andamento delle operazioni sul fronte occidentale si sarebbe inaspettatamente capovolto all’inizio di settembre nel corso della prima battaglia della Marna, segnando un momento decisivo della Prima guerra mondiale.
Anversa, Piazza del mercato grande Foto di Harshil Shah CC BY-SA 2.0
Bruxelles, Palazzo Europa Foto di Fred Romero CC BY-SA 2.0
Francia, Gournay-sur-Marne Foto di Patrick Nouhailler CC BY-SA 2.0