Viaggio della Memoria a Varsavia
Polonia: una terra e una popolazione da sempre contesa che, solo nel Novecento, ha conosciuto occupazioni, dittature, nazionalismo, antisemitismo, l’eliminazione quasi totale della comunità ebreica locale e un’efferata violenza nazista contro i civili.
Varsavia: la capitale occupata, la città del ghetto ebraico più grande d‘Europa e la città delle due insurrezioni, quella del ghetto dell‘aprile 1943, la prima volta che un manipolo di donne e uomini ebrei polacchi insorge e resiste tenendo testa per quasi un mese ai nazisti; la seconda insurrezione dell‘agosto 1944, durata quasi un anno, e poi la resa a causa del mancato intervento dell’Armata Rossa, seguita dalla distruzione per mano nazista.
Questo e molto altro si incontra a Varsavia, città quasi completamente ricostruita dopo la seconda guerra mondiale, in grado di raccontare un’intera epoca.
Strada del centro, Varsavia Foto di Juan Antonio Segal CC BY-SA 2.0
Castello di Varsavia Foto di Artur Malinowski CC BY-SA 2.0
Perimetro del ghetto nazista, Varsavia Foto di G. Speurt CC BY-SA 2.0
Alcune delle cose che si possono fare a Varsavia
Da noi non troverete viaggi preconfezionati, ma sviluppiamo ogni volta proposte su misura.
Memoriale, Treblinka Foto di Photo RNW.org CC BY-SA 2.0
Visita a Treblinka
A 80 chilometri da Varsavia sorge il centro di messa a morte utilizzato dai nazisti nell’ambito della “Aktion Reinhardt”- lo sterminio degli ebrei polacchi. Il campo, in funzione per poco più di un anno dal luglio 1942, si caratterizzava per particolari condizioni di violenza.
Monumento della rivolta del ghetto, Varsavia Foto di Osmar Valdebenito CC BY-SA 2.0
Visita al Polin
Il museo dedicato alla storia degli ebrei polacchi, Polin, sorge in quella che era l’area del ghetto a Varsavia durante l’occupazione tedesca nella Seconda guerra mondiale. La parola ebraica “Polin” significa sia “Polonia” sia “Riposa, Restate qui”, ed è legata alla leggenda sul loro arrivo in questa terra.